Un esame cistoscopico al San Leonardo.

Salerno. Ore 15.30 circa. Lascio la mia Alfa 156 al parcheggio dell’Ospedale San Leonardo, vado allo Studio di mio figlio, neuro-radiologo, che mi consegna subito una bottiglia d’acqua da bere tutta prima di sottopormi ad un esame ecografico, necessario per delle ematurie  riscontrate nelle urine.

Ore 17.00 circa. Riprendo la mia Alfa 156 al parcheggio, e torno a casa…però dopo essere stato sottoposto ad  un esame cistoscopico, della durata effettiva di non più di dieci minuti!
Ovviamente, non per errore, perché qualsiasi paziente conosce bene la differenza tra ecografia, tecnica per  nulla invasiva, e cistoscopia, leggermente invasiva (questo termine medico va interpretato nel senso letterale, con conseguenze ed effetti collaterali più o meno spiacevoli).

 

Tale fatto ha una spiegazione naturale: mi è scappata la pipì prima di potermi stendere sul lettino per l’ecografia, per cui, poco dopo mi sono ritrovato sdraiato su un altro lettino, quello dell’urologo, in una posizione davvero poco dignitosa. Soprattutto, con altra disposizione d’animo, se si tiene conto che una precedente ecografia mi era stata fatta qualche giorno prima da una giovane dottoressa bionda.

Per la verità, con il senno del poi, ho il sospetto che la cosa sia stata abilmente pilotata da mio figlio, che voleva chiudere subito il cerchio su questa cosa per la quale tutti sanno che non c’è tempo da perdere.
Naturalmente, siccome non sono mica un pacco da depositare indifferentemente su questo o quel lettino, come persona ho prima chiacchierato con l’urologo.
Questi i passaggi salienti. Lui: “Avvertirà solo un  fastidio”. Io: “Ma il mio medico di famiglia mi ha detto che è una cosa dolorosissima…!”. Per la verità,  a  cose fatte, posso dire che è stato solo poco di più di un leggero fastidio.

 

Ma due sono le cose serie, da persona seria di 74 anni, di cui voglio parlarvi.

Primo. L’esame citoscopico è risolutivo, certo, diretto, inequivocabile. Per fortuna, per inciso, nulla di positivo nel mio caso. Ma la vita è troppo preziosa, a 74 come a 18 anni, per metterla in gioco per un po’ di fastidio… non dolorosissimo. Ah, i pregiudizi! Offuscano le menti. Sono la melassa di ogni azione. 

Secondo. Questo esame cistoscopico, per fortuna negativo, mi ha consentito di  conoscere un bravo e giovane urologo.
Per dimostrargli la mia riconoscenza, gli ho promesso di inviargli una e-mail con le istruzioni del corretto utilizzo dei link e dei permalink. A mio parere, se ben adoperata, l’e-mail (specie se integrata in un sistema di iscrizione a  newsletter, comunità scientifiche, ecc) è uno strumento potente e flessibile non solo a livello di comunicazione scientifica, ma anche per qualsiasi progetto innovativo, scientifico o di altra natura.

Quando glielo detto, ho visto un lampo d’interesse autentico nei suoi occhi. E ciò mi ha fatto piacere.

 

Cicerone80, alias Oniferez.

Tag: ,

Lascia un commento